domenica 17 novembre 2013

Shadowhunters: Le origini

Era da anni che un libro non mi suscitava un'emozione così intensa da farmi piangere disperatamente, ridere, emozionarmi e tenermi un'intera giornata incollata alle sue pagine.
Ho appena finito di leggere "La principessa", ultimo l'ibro della trilogia "Shadohunters, le origini" e ho ancora gli occhi lucidi e le guance rigate di lacrime per la profondissima commozione che quella che non esito definire la storia d'amore più bella, pura ed intensa di cui mia abbia letto in vita mia, mi ha suscitato.

Ammetto di aver iniziato quasi per noia questa nuova trilogia di cui "L'angelo" è il primo volume, e ho letto quel libro con poca passione, interrompendomi e leggendo anche altro nel mente, un po' annoiata, un po' delusa, iniziando ad appassionarmi verso la fine.

Con "Il principe", secondo volume della trilogia, ho iniziato ad innamorarmi, fino a dormire una manciata di ore a notte e a non veder l'ora di riprendere la lettura, sempre più presa e coinvolta, ma è stato "La principessa", terzo e ultimo libro, a catturarmi il cuore, suscitandomi emozioni profondissime e talmente forti da farmi singhiozzare.

La storia non è incentrata sull'amore, non subito, almeno, non dichiaratamente, ci sono cose più importanti, minacce terribili che incorrono sulla protagonista, Tessa Grey, una creatura unica e singolare, e sul mondo dei cacciatori di cui Tessa entra a far parte pur non essendo una di loro.
C'è una minaccia tremenda, un cattivone con i fiocchi e, fra una riga e l'altra, quasi sussurrato, l'amore, di mille forme, con tanti protagonisti diversi, sempre bellissimo, delicato e travolgente e l'amore, alla fine, diventa il vero protagonista, trasformando un fantasy (genere che io adoro, nel caso non si fosse capito) in qualcosa di più che non è melenso nè sdolcinato ma, a mio avviso, magnifico ed intenso.

Questa trilogia non ha nulla a che vedere con la serie "Shadowhunters" ambientata ai giorni nostri, la più famosa, quella da cui è stato tratto anche un film, è mille volte meglio e lo dico avendo amato anche i primi libri che però, al confronto, ora mi appaiono scialbi ed infantili.

Questa, lo so, è troppo intrisa di emozioni caotiche per essere una vera recensione, è più il desiderio di condividere un'emozione che ancora mi gonfia il cuore.

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